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Venerdì 26 marzo 1999

Droga, sì e no al proibizionismo
Albertini: anch'io
ho fumato uno spinello
E Borrelli approva

MILANO - Gabriele Albertini l'ha buttata lì coi giornalisti, tornando da Barcellona: «Non sono contrario in linea di principio all'antiproibizionismo» per le droghe leggere. «L'alcolismo è più pericoloso della marijuana e dell'hashish». E ancora: «Anch'io come tanti, negli anni '70, ho provato un paio di spinelli».
Non è bastato che il sindaco di Milano precisasse di non voler aprire polemiche, e che stamattina, alla Festa della Polizia, ribadisse di aver «espresso un'opinione a titolo personale», senza alcun risvolto «politico nè istituzionale». La polemica sulla liberalizzazione delle droghe leggere si è subito riaccesa.
Uno dei primi a parlarne, sollecitato dai giornalisti, è stato sempre alla Festa della Polizia il procuratore generale di Milano, Francesco Saverio Borrelli. E senza alcun tono scandalizzato, anzi facendo intravvedere una certa apertura verso l'opinione di Albertini: «Questo - ha detto - è un discorso molto delicato e molto complesso. In linea generale io credo che una normativa sulla droga che sia ferocemente proibizionistica finisca con l'incrementare il fenomeno anzichè ridurlo».
Alle parole di Albertini e di Borrelli hanno fatto eco quelle dell'onorevole Giuliano Pisapia (Prc), ex presidente della Commissione Giustizia della Camera. Pisapia, penalista milanese, ha definito «estremamente positivo» il fatto che «persone quali il procuratore Borrelli e il sindaco Albertini, che si occupano concretamente e quotidianamente dell'amministrazione della giustizia e della gestione di una grande città, richiamino l'attenzione sul fatto che la scelta proibizionista e repressiva in materia di lotta alla tossicodipendenza non solo è inutile ma è addirittura controproducente».
Nettamente contrario, invece, il giudizio di Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia: «Non sono per nulla d'accordo, si tratta di tesi diffuse da tempo che ancora hanno circolazione, ma non veritiere». «Spesso, anche se non sempre - ha aggiunto Formigoni - lo spinello è solo l'inizio di un cammino verso droghe più pesanti: basterebbe parlare con i responsabili di tante comunità di recupero». «L'alcolismo è grave? Sì, ma che facciamo, invece di combattere l'alcolismo, liberalizziamo un'altra piaga, permettiamo che cresca? No - ha concluso Formigoni - va potenziata la via della prevenzione e del recupero».


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