il manifesto
17 febbraio 1999

Torna alla rassegna stampa
ANTIPROIBIZIONISMO

A Genova la "festa della semina"

- GIOVANNI MARI - GENOVA

S arà durante la "festa della semina" che i ragazzi del centro sociale genovese Terra di Nessuno sistemeranno semi di cannabis sativa sull'ettaro di terreno che circonda la costruzione del Lagaccio. Nel frattempo, tutti i giorni, nei locali dello stesso centro sociale, avverrà la degustazione (a pagamento) del "magic tea", il the all'erba. Sono soltanto due delle iniziative messe a calendario nell'iniziativa "Pratichiamo l'antiproibizionismo" promossa dal Terra di Nessuno e dalla comunità di San Benedetto al porto, la storica comunità di don Andrea Gallo. Proprio il prete di frontiera genovese ha da poco terminato il suo libro (scritto a quattro mani con Renato Curcio) "L'inganno italiano" sul proibizionismo selvaggio nostrano.

Tra le manifestazioni previste anche conferenze tematiche sulle droghe leggere, concerti ed altre dimostrazioni per la liberalizzazione, in particolar modo dell'erba: "La cannabis è un'erba dai molteplici utilizzi - dicono - ed è anche in grado di curare malattie come l'epilessia, il glaucoma e l'asma. Inoltre può essere impiegata per ottenere fibre, tessuti e materiali vari". La kermesse antiproibizionista inizia il prossimo week-end e termina il 21 marzo con la grande festa della semina. E' chiaro che potrebbero sorgere diversi "problemini" con la legge, ma al Terra di Nessuno e San Benedetto assicurano di avere le spalle al sicuro. "Entro certi limiti, la canapa si può coltivare, noi dimostreremo che abbiamo 'acquirenti' in regola con le norme o che, semplicemente, la utilizzeremo come ingrediente da cucina".


Torna alla rassegna stampa