il manifesto
11 febbraio 1999

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DROGHE IL SENATO APPROVA IL FONDO ANTIDROGA

Tossico a Fondo

Approvata la legge che blocca la riduzione del danno

- A. P. - ROMA

E' stato approvato definitivamente in sede legislativa dalla commissione sanità del senato il Fondo nazionale per la lotta alla droga. Tanto tempo e tanti balletti politici, per ottenere un peggioramento e non di poco conto dell'attuale situazione. Bel risultato per la prima legge sul tema droghe approvata dal parlamento dopo il referendum del 1993. Il testo approvato prevede, infatti, che non vengano finanziati progetti con il metadone non gestiti direttamente dal servizio pubblico e che il metadone stesso venga somministrato solo a chi non fa uso di eroina. Ciliegina sulla torta, il divieto di sperimentare l'eroina terapeutica. In altre parole, la riduzione del danno, pur asunta dal governo nella conferenza di Napoli di due anni fa, va a farsi benedire. E con essa tutti i tossicodipendenti che finora hanno potuto usufruire del metadone "a mantenimento" come si dice, cioè per rimanere in condizioni di tossicodipendenza "pulita".

Tutto questo, in cambio di un pugno di assunzioni di nuovi operatori nei Sert e anche delle pressioni di molte comunità private per ottenere i finanziamenti a cui, d'altra parte, aspiravano da tempo. La discussione sul fondo, infatti, va avanti da quasi quattro anni. Fu l'ex ministro delle politiche sociali, Franca Contri, all'indomani della prima Conferenza di Palermo, a promuoverlo.

Per l'Associazione Forum Droghe, "è un provvedimento importante. Ma un'occasione mancata che nasce già vecchia rispetto allo sviluppo che hanno avuto nel nostro paese le esperienze di riduzione del danno". Forum droghe segnala come questo pasticcio parlamentare mostri "la separatezza della politica dai concreti problemi che incontra chi lavora sul campo e da ciò che localmente si è sperimentato in questi anni". L'Associazione conclude affermando che il voto mostra "una scelta ideologica e fallimentare, molto lontana dal contesto europeo".

E' soddisfatto, invece, il relatore della legge, il diessino Giuseppe Lumia: "Le comunità, le cooperative sociali e i gruppi di volontariato possono intervenire anche nelle fasi di prevenzione, reniserimento professionale e lavorativo oltre che nel recupero. Le regioni poi diventano le principali protagoniste della gestione del fondo".


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