Cannabis: miti e realtà |
MITO: La cannabis danneggia la memoria REALTA': Non vi è alcuna evidenza scientifica che l'uso, anche prolungato, di derivati della cannabis alteri stabilmente le capacità mnemoniche. Esistono studi che dimostrano che l'intossicazione acuta da cannabinoidi influenza negativamente la memoria a breve termine. In altre parole chi è sotto l'effetto della cannabis ha una ridotta capacità di memorizzare le cose. Tale effetto è soltanto transitorio.
Le radici del mito che i derivati della cannabis danneggino la memoria sono da rintracciare in alcuni studi, risalenti agli anni '70, che hanno valutato l'effetto della intossicazione acuta della cannabis sulla capacità di memorizzare nuove informazioni.
Non sono invece mai stati dimostrati effetti negativi dell'uso di marijuana, anche protratto, sulla memoria a lungo termine.
Il più recente di tali studi, condotto da ricercatori del John Hopkins Hospital di Baltimora (USA),
ha coinvolto una popolazione di 1318 soggetti, suddivisi in tre gruppi: consumatori abituali, consumatori occasionali e non consumatori. Tali soggetti sono stati sottoposti periodicamente, in un arco di tempo di circa 15 anni, a test per la valutazione delle capacità cognitive.
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