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Marijuana a domicilio? A Seattle ora c’e’ un’app. Si chiama Canary e funziona con lo stesso metodo di Uber, l’applicazione che permette di noleggiare un’auto con autista L’idea e’ venuta dopo la legalizzazione della cannabis nello stato di Washington a due intraprendenti studenti che hanno preso a modello per l’appunto il servizio di taxi via web che sta spopolando su entrambe le coste dell’Atlantico. Canary consente ai consumatori di spinelli di ordinarli via iPhone e seguire la consegna passo passo fino alla porta di casa propria. I due “eroi” della marijuana libera si chiamano Josiah Tullis e Megh Vakharia: Canary dovrebbe debuttare nella ex capitale del “grunge” in luglio e Josiah e Megh stanno cercando di assumere autisti da Uber e da Lyft, un altro servizio di noleggio auto privato che opera a San Francisco. Il servizio a richiesta, di cui parla anche il quotidiano britannico Independent, sara’ disponibile a chiunque sia in possesso del tesserino per il consumo della cannabis a scopo medico. La app permette al cliente di scegliere su un menu’ di varie qualita’ di marijuana e ordinarne quantita’ da uno a 30 grammi. “Sappiamo che il fine settimana non volete uscire. Con Canary non ne avrete bisogno. I prodotti sono consegnati nella località’ di vostra scelta”, si legge sul sito web che promuove l’app. Ma Josiah e Megh non sono stati i soli a saltare sul carrozzone della marijuana libera nello stato di Washington. L’Economist di questa settimana punta i riflettori su Evan Cox che fino a 18 mesi fa consegnava pizze a domicilio: fino a quando cioè, non gli si e’ accesa in testa la lampadina e ha fondato WinterLife, un altro servizio di consegna di cannabis a casa: “E’ un prodotto più facile della pizza: non lo devi tenere in caldo e non va a male. E i clienti possono studiare il menu ma scegliere quando suoni alla porta”. In realta’ sia Evan che il duo di Canary stanno operando ai limiti della legalità: anche se e’ legale comprare la droga nello stato di Washington, la persona che la consegna e’ passibile di reato. Ecco perché Josiah e Megh insistono sul tesserino per la marijuana medica. Cox, per parte sua, si e’ registrato come impresa sia in citta’ che per lo stato, ma non può aprire un conto in banca per via delle regole federali. Così in aprile, quando si e’ trattato di pagare le tasse al Washington State Department of Revenue si e’ presentato con un rotolo di banconote: 167 mila dollari in contanti.