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canapa-industrialeIn Commissione Agricoltura della Camera è da poco stato approvato in sede referente il disegno di legge recante il titolo “Norme per il sostegno e la promozione dellacoltivazione e della filiera della Canapa” il cui testo è il risultato dell’unificazione delle proposte delle proposte di legge C. 1373 Lupo, C. 1797 Zaccagnini, C. 1859 Oliverio e C. 2987 Dorina Bianchi e degli emendamenti approvati in commissione nella seduta del 28 luglio 2015 (trovate il testo qui sotto). Fin qui “che c’è di male?”, direte voi. Anzi bene, “finalmente”. E invece il testo che è passato ora al vaglio delle altre commissioni per il parere di competenza, contiene all’articolo 9 la collocazione in tabella I (quella delle droghe cosiddette pesanti) della “la canapa sativa, compresi i prodotti da essa ottenuti, proveniente da coltivazioni con una percentuale di tetraidrocannabinoli superiore all’1 per cento, i loro analoghi naturali… (omissis)”.

Va detto che tale previsione deriva direttamente da molti dei progetti di legge oggetto di discussione, presentati nel 2013 e quindi precedentemente alla sentenza della Corte Costituzionale, con la tabella unica della Fini-Giovanardi vigente. Curioso che nessuno dei componenti della Commissione se ne sia accorto, e che il tutto sia passato senza che gli uffici della Camere dicessero nulla. Già in commissione Affari Sociali la relatrice ha verificato l’incoerenza rispetto alle attuali previsione del 309/90, mentre i deputati di SEL in commissione Giustizia Farina e Zaccagnini (peraltro promotore di una delle proposte di legge originarie) hanno preannunciato battaglia.

Però a questo punto, i casi sono due: o i nostri deputati della commissione agricoltura sono talmente sprovveduti da non accorgersi dell’incoerenza di tale previsione rispetto alla normativa ora vigente, ovvero sono talmente sfacciati da voler riportare in tabella I i derivati della cannabis sfruttando le norme che dovrebbero promuovere la reintroduzione della coltivazione di canapa ad uso alimentare ed industriale in italia.

Ora l’unica cosa è porvi rimedio, subito.

L’Iconoclasta