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Sono stati resi noti il 19 novembre scorso gli ultimi due rapporti del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (Cpt) riguardanti l’Italia. Il primo è quello che riguarda la visita ad hoc del giugno 2010, dedicata alla prevenzione dei suicidi (e dell’autolesionismo) in carcere e al trasferimento dell’assistenza sanitaria ai detenuti dal Ministero della Giustizia al Servizio sanitario nazionale. Il secondo è invece il risultato dell’ultima visita periodica di carattere generale, svoltasi nel maggio 2012. Questi rapporti offrono  il polso della percezione che fuori dall’Italia si ha dello stato delle nostre carceri e, più in generale, delle condizioni di detenzione : gran parte della visita del 2012 e delle relative raccomandazioni riguardano, infatti, la detenzione nei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie) e nelle celle di sicurezza delle forze dell’ordine. E’ importante leggere questi rapporti anche perché il Comitato che li redige è uno degli snodi fondamentali di quel sistema sovranazionale di protezione dei diritti umani che ha reso ineludibile una risposta urgente ed efficace dello Stato italiano al protrarsi del sovraffollamento penitenziario. La sentenza Torreggiani della Corte europea dei diritti umani che ha motivato il recente messaggio alle Camere del Presidente Napolitano si basa su una giurisprudenza che proprio dai rilievi del Cpt deriva la qualificazione del sovraffollamento come un trattamento inumano e degradante.

Nel 2012, la delegazione del Cpt ha visitato le camere di sicurezza delle questure di Firenze, Messina, Milano, Palermo e Roma, le caserme dei Carabinieri di Messina Gazzi e di Milano Ponte Magenta, gli uffici della Polizia municipale di Milano e Messina, il Cie di Bologna, le carceri di Bari, Firenze, Milano San Vittore, Palermo Ucciardone, Terni e Vicenza, l’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, il servizio di psichiatria di Milazzo e la Comunità terapeutica di Naso. Denunce di maltrattamenti sono state presentate da parte degli stranieri nell’area milanese e all’ingresso nel Cie di Bologna, ma anche dai detenuti nel carcere di Vicenza. Condizioni degradanti di detenzione dovute alla fatiscenza delle strutture sono state riscontrate nelle camere di sicurezza di Firenze e di Palermo, ma anche nel padiglione maschile del Cie di Bologna e all’Ucciardone. Una situazione limite era quella riscontrata a Bari: 11 detenuti in una stanza di 20 mq! Singolare, per il Cpt, la totale assenza di psicologi e il basso livello di qualificazione del personale addetto nell’Opg di Barcellona.

Le raccomandazioni del Comitato partono inevitabilmente dalla richiesta di introdurre il reato di tortura nel codice penale (solo nel mese scorso la Commissione giustizia del Senato ha licenziato un nuovo testo per l’esame in Aula) e tornano sulla questione del sovraffollamento, in particolare sollecitando il ricorso a misure non custodiali in attesa del giudizio e l’applicazione delle raccomandazioni del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa a proposito della crescita della popolazione detenuta, delle nuove regole penitenziarie e sull’esecuzione penale esterna. Si tratta dei testi e delle indicazioni di riferimento della Commissione ministeriale presieduta da Mauro Palma, già presidente del Cpt e ora autorevole membro del Consiglio europeo per la cooperazione in materia di esecuzione penale, cui il Ministro Cancellieri ha affidato la responsabilità di delineare le linee di riforma che possano portare il nostro sistema penitenziario fuori dall’abisso in cui è precipitato. Ora che, dopo troppi anni, finalmente il Governo si è attivato, speriamo che il Parlamento faccia la sua parte.

Dossier Cpt:

  • Report to the Italian Government on the visit to Italy carried out by the European Committee for the Prevention of Torture and Inhuman or Degrading Treatment or Punishment (CPT) from 14 to 18 June 2010: 2013-30-inf-eng.pdf (pdf)
  • La risposta del Governo Italiano: 2013-31-inf-eng.pdf (pdf)
  • Report to the Italian Government on the visit to Italy carried out by the European Committee for the Prevention of Torture and Inhuman or Degrading Treatment or Punishment (CPT) from 13 to 25 May 2012: 2013-32-inf-eng (pdf)
  • La risposta del Governo Italiano: 2013-33-inf-eng.pdf (pdf)