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«Lo vedo improbabile»: così Yuri Fedotov, direttore generale dell’Unodc (Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta alle droghe e al crimine) e direttore esecutivo dell’Unov (Ufficio delle Nazioni Unite a Vienna) ha commentato la proposta della «Commissione globale sulle politiche sulla droga» di legalizzare le sostanze stupefacenti, a cominciare dalla cannabis. «So poco di questa commissione – ha premesso Fedotov nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi insieme al sottosegretario Carlo Giovanardi – è un gruppo indipendente che per redigere il suo documento non si è consultato con noi, non abbiamo nulla a che vedere con loro». «E comunque – ha proseguito – per legalizzare bisognerebbe rivedere la Convenzione dell’Onu sul consumo di droga e per farlo serve l’accordo di tutti gli Stati membri, cosa che mi sembra improbabile. E in ogni caso non bisogna andare contro il diritto internazionale». Quanto al fallimento della lotta alla droga degli ultimi 50 anni, altro punto critico evidenziato dalla Commissione globale, secondo Fedotov «non si può dire se la campagna dell’Onu sia stata fallimentare, anche se certamente non è stata ancora trovata una soluzione definitiva: perciò dobbiamo moltiplicare gli sforzi per questa grossa sfida alla salute della popolazione e alla stabilità e alla sicurezza delle nostre comunità». Nell’incontro con Fedotov, ha riferito Giovanardi, è emersa «una identità di vedute tra il segretario e il governo italiano, in particolare sui temi della prevenzione, dell’informazione e del recupero dei tossicodipendenti, che deve essere integrale arrivando al pieno reinserimento della persona». «La battaglia contro il consumo di droga – ha concluso il titolare delle politiche antidroga del governo – è difficile, ma in Italia e anche in altri Paesi i consumi sono calati e quindi possiamo avere speranza nel futuro».