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Immagine 40.pngIn Italia possono succedere davvero tante cose. Accade ad esempio che un evento musicale di livello mondiale come il Rototom Sunsplash Festival venga costretto a espatriare sotto i colpi repressivi della legge sulle droghe di Fini e Giovanardi, proprio mentre l’UNESCO lo riconosce come “Evento Emblematico del Decennio Internazionale per una Cultura di Pace e Non Violenza (ONU – UNESCO dal 2001 al 2010) e come attività connessa di Cultura Sin Fronteras, CSF, e del Seminario Interdisciplinario Mundial permanente de “La Cultura de Paz y No Violencia” dell’ONU (UNESCO-IPT-UCM).”

In particolare nell’ultimo anno del Decennio Internazionale della “Cultura di Pace e Non Violencia”, dichiarato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Biodiversità”, è stato concesso il riconoscimento perchè le attività del Rototom Sunsplah Festival “favoriscono il dialogo e la pace tra le civilizzazioni e i popoli del mondo”, danno “voce a iniziative di critica e cultura sulla Pace e ciò che la rende possibile e impossibile”, danno particolare attenzione “all’ambiente e allo sviluppo dell’arte, ecologia e sviluppo sostenibile”.

Insomma, come sempre è questione di intepretazione: per l’Organizzazione delle Nazioni Unite il Rototom agevola la cultura della Pace e della Nonviolenza, per la procura della Repubblica di Tolmezzo l’uso di sostanze stupefacenti.